In cinque città il primo Bike to School Day. A scuola in bici, il 29 novembre si può
Dalla sperimentazione attuata a Roma con il progetto "breccia-a-pedali", l'idea di un evento di portata nazionale: nella Capitale e a Milano, Bologna, Napoli e Caserta adulti e bambini pedaleranno insieme il tragitto casa-scuola affrontando in sicurezza il traffico. Per dimostrare che una mobilità diversa è possibile e riconsegnare ai giovanissimi la libertà di esplorare
ORE 8, LEZIONE di mobilità nuova. L'appuntamento è fissato per venerdì 29 novembre, quando centinaia di bambini raggiungeranno la scuola in bicicletta, pedalando assieme ai loro genitori. E' il primo Bike to School Day nazionale, si terrà in cinque città (Milano, Bologna, Roma, Napoli e Caserta) coinvolgendo decine di scuole. L'iniziativa, promossa da gruppi di cittadini in bici fautori della ciclabilità urbana, nelle ultime settimane è stata rilanciata sui social network e sta registrando un successo oltre ogni aspettativa.
Le adesioni si moltiplicano di ora in ora e anche alcune istituzioni si sono mostrate sensibili al tema. A Roma, ad esempio, gli assessorati alla Scuola e alla Mobilità del Campidoglio hanno concesso il patrocinio del Comune ai "bicibus" in partenza per le 20scuole romane coinvolte nel progetto.
A Milano, sull'onda dell'esperienza capitolina, la sperimentazione-in-sella è cominciata lo scorso ottobre grazie agli attivisti della Critical Mass meneghina che hanno accompagnato già diverse volte i bambini a scuola in bici, naturalmente assieme anche ad alcuni genitori.
La "massa marmocchi" - questo il nome scelto per la carovana-a-pedali di Milano - è diventato ormai un appuntamento fisso per decine di bambini che si presentano puntuali al meeting point della Fermata M1 di Gorla. Come scrive sulla sua pagina Facebook uno degli attivisti che ha dato il via all'iniziativa, Marco Mazzei: "La cosa più straziante della massa marmocchi è vedere lo sguardo triste degli altri bambini chiusi dentro le macchine".
Le adesioni si moltiplicano di ora in ora e anche alcune istituzioni si sono mostrate sensibili al tema. A Roma, ad esempio, gli assessorati alla Scuola e alla Mobilità del Campidoglio hanno concesso il patrocinio del Comune ai "bicibus" in partenza per le 20scuole romane coinvolte nel progetto.
A Milano, sull'onda dell'esperienza capitolina, la sperimentazione-in-sella è cominciata lo scorso ottobre grazie agli attivisti della Critical Mass meneghina che hanno accompagnato già diverse volte i bambini a scuola in bici, naturalmente assieme anche ad alcuni genitori.
La "massa marmocchi" - questo il nome scelto per la carovana-a-pedali di Milano - è diventato ormai un appuntamento fisso per decine di bambini che si presentano puntuali al meeting point della Fermata M1 di Gorla. Come scrive sulla sua pagina Facebook uno degli attivisti che ha dato il via all'iniziativa, Marco Mazzei: "La cosa più straziante della massa marmocchi è vedere lo sguardo triste degli altri bambini chiusi dentro le macchine".
L'idea di "fare rete" per creare un evento di portata nazionale, in cui adulti e bambini danno vita a una massa critica in grado di affrontare il traffico motorizzato in sicurezza, vuole dimostrare che è possibile recarsi a scuola in modo diverso, senz'auto, riappropriandosi delle strade in città troppo spesso percepite come pericolose.
Nei primi anni dello sviluppo, i più importanti, limitare l'autonomia di spostamento dei bambini - come sottolineano gli studi del pedagogista Francesco Tonucci - impedisce loro di vivere le esperienze di esplorazione, ricerca, scoperta e gioco necessarie a gettare le basi su cui poi costruiranno tutte le loro conoscenze e abilità successive. In sostanza: meno sono autonomi oggi, più saranno limitati domani.
La bicicletta, nonostante gli sviluppi tecnologici degli ultimi decenni, continua a essere il regalo più ambito per i bambini di ogni parte del mondo perché rappresenta il primo passo verso l'indipendenza negli spostamenti. Ma il paradosso è che nella stragrande maggioranza delle città italiane ai bambini viene impedito di pedalare perché le strade congestionate dal traffico motorizzato sono troppo pericolose.
Come sottolineano gli organizzatori del Bike to School Day: "L'uso della bici viene relegato nel weekend quando, dopo essere stata caricata nel bagagliaio di un'auto, viene liberata nei parcheggi ipercongestionati dei parchi pubblici o altre aree delimitate dove, finalmente, i bambini possono pedalare in libertà".
Anche per cambiare radicalmente questo stato di cose il 29 novembre centinaia di bambini, con genitori al seguito, pedaleranno da casa a scuola facendo "massa critica" e dimostrando a colpi di pedale che un'altra mobilità è possibile.