Ripresa: 4 errori da evitare
01 Set 2014
Eccoci
qua. Primi di settembre, agende ancora abbastanza vuote e…centinaia di
attività tra cui scegliere. Stiamo per pubblicare la nostra GUIDA AI CORSI PER BAMBINI 2014-2015
(Stay tuned, questione di ore…) e abbiamo pensato di condividere con te
4 errori da evitare nell'organizzazione dell'agenda di famiglia per i
prossimi mesi.
Quattro errori e quattro post scriptum, riassunti per parole chiave, rigorosamente e catastroficamente sperimentati!!!
“Ce l’hai nel DNA”:
quello del nonno che è stato campione di nuoto, della zia
violoncellista, della mamma che espone i suoi quadri a New York e del
papà terzino destro che ha rinunciato alla serie A per laurearsi. Parola
di istruttore/allenatore/maestro: 9 su 10, non funziona. Continuare la
tradizione di famiglia per far piacere alla nonna, o insegnare quella
lingua o quello strumento che mamma e papà non hanno mai avuto
l’opportunità di studiare, rischia di diventare l’ennesimo dovere. E di
stufare. Lascia scegliere a tuo figlio ;)
P.S Prova a fare il contrario: tu che
impari la capoeira o ti iscrivi a un corso di scherma per seguire le
orme dei piccoli? Oh yes!
“Sono stancoooooo”:
proiettati per un secondo a novembre, buio, pioggia, cartelle pesanti
farcite più di un panettone gastronomico e 8 ore di scuola o asilo sulle
spalle. Sicuro che, dopo le 16.30, tuo figlio avrà l’energia mentale
necessaria a imparare una lingua straniera o uno strumento e tu quella
fisica per trascinarlo al corso?! Se la risposta è no, o hai anche solo
il sospetto che possa esserlo…fermati prima che sia troppo tardi!!.
Meglio scegliere un corso il sabato mattina? Meglio quello di tre mesi
per assicurarsi che la concentrazione regga?!
P.S: non fidarti troppo della lezione di
prova. A settembre, la stanchezza mentale di bimbi e genitori è ancora
beatamente in vacanza.
“Scusa, ma ti pacco”:
non lo facciamo apposta, ovvio. Ma succede: tempo un paio di settimane e
la mamma che doveva fare il turno di accompagnamento a basket o danza
il martedì ha un intoppo; il papà che caricava tutti in macchina la sera
post piscina cambia orario di lavoro; la tata super fidata di colpo non
è più super fidata. E l’organizzazione salta. Guai a rinunciare ad
aiutarsi però, guai a chiedere e a offrire sostegno per riuscire a
conciliare meglio lavoro, famiglia, scuola e tutto il resto. La
soluzione è incontrarsi, a inizio anno, e pianificare la collaborazione
tra famiglie confrontando le agende e prendendo impegni (anche scritti,
perché no?!) che, realisticamente, potremmo mantenere tutto l’anno. Un
google group e un what’s app, poi, aiutano comunque a gestire gli
imprevisti. E se un turno di accompagnamento salta, puoi recuperare
offrendo un babysitting serale, un aiuto compiti, una cena pronta, un….
P.S: dice il saggio, evita il
genitore che in passato ha fatto l’amicone la prima settimana di scuola e
ti ha poi pluripaccato. C’è una strana razza di mamme specializzate nel
mollarti i suoi pargoli, e nell’evitare i tuoi, che va accuratamente
scansata.
P.S: certi doppioni (due attività al giorno) sono inevitabili. I giorni di catechismo sono spesso fissi, idem per allenamenti di squadra, scout e prove del coro. Il trucco, sapendo da subito quale sarà il pomeriggio di super impegno, è allora di alleggerirlo: portandosi avanti con i compiti, preparando la cena con un giorno di anticipo, cercando tutto l’aiuto che si può per quel giorno in modo da semplificare la logistica.